Visualizzazione post con etichetta Parrucchieri ed Estetiste.. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Parrucchieri ed Estetiste.. Mostra tutti i post

giovedì 7 novembre 2019

CURARSI IL CANCRO ED ALTRO DAL PARRUCCHIERE OD ANCHE DALL'ESTETISTA

Diversi anni fa, era il giugno del 1997, mi pubblicarono, su una rivista medica condotta dal collega Mario Colucci, "Civitas Hippocratica", un articolo intitolato "I radicali Liberi", dopo essermene interessato ampiamente con vari studi su testi americani, anglosassoni e francesi, prevalentemente.

Senza tirarla per le lunghe, ho scritto a piene mani su tale argomento e su cose complementari, avendone in precedenza trattato sulla mia rivista in formato cartaceo, "Klym News", ma è sufficiente, per avere in merito idee più precise seppur striminzite, rileggersi il mio pensiero, andando al post più in alto: "Sono d'accordo con Panzironi", nel quale, in sintesi, individuo nell'eccesso di radicali liberi e nell'alterazione del microbiota la causa di tutte le malattie.

Ciò detto, esprimo di seguito le mie idee, quanto al titolo: "Curarsi il cancro ed altro dal parrucchiere od anche dall'estetista".

I capelli, come anche le unghie, sono costituiti da cheratina, una proteina particolarmente ricca di amminoacidi solforati, per cui un integratore per capelli che si rispetti (dall'antico ma costoso Bioscalin, al Phyto Phytophanere, al più che completo Nu U Nutrition, sino alla Tricosammina della Farmacia International, che il mio barbiere consiglia ai suoi clienti) deve contenere non solo quegli aminoacidi, tra cui in particolare la metionina, la cisteina, la taurina e l’arginina, ma anche altri antiossidanti o anti radicali liberi, come la biotina, vitamina, altrimenti detta coenzima R o vitamina B7 o vitamina H, che svolge un ruolo fondamentale per l’attività di molti enzimi che regolano il metabolismo degli acidi grassi e dei carboidrati, flavonoidi, vitamina C, vitamina E, acido folico e zinco, olio di borragine od acido gamma-linolenico, aloe.

Poi, il parrucchiere potrà ricorrere anche allo shampoo (ad esempio il Regenè o l'Afro della Derbe, o la Protoplasmina Igienizzante della Farmacia Internationale), per chi abbia problemi di forfora.

Ma questa, nella quale si rilevano alcuni lieviti, come la Malassezia, è invero riconducibile ancora una volta ad alterazione del microbiota intestinale, per cui la sua cura di fondo dovrebbe prevedere una dieta alcalinizzante all'80% ed acidificante al 20%, cosa di cui ho trattato ampiamente sulla rete ma su cui non mi dilungo, essendo sufficiente al lettore fare con calma opportune interrogazioni al pc, cliccando: "Dieta alcalinizzante", "Danni da radicali liberi",  "Disbiosi intestinale", "Combinazioni alimentari".

Il parrucchiere, poi, oltre che ricorrere a shampoo e lozioni, ed insieme l'estetista, capace di fare una buona manicure limando le unghie, utilizzando una crema rinforzante ed uno smalto non aggressivi, dovrebbero consigliare ai clienti, per la cura reale di capelli ed unghie, di rivolgersi ad buon medico nutrizionista.

Consigli, questi, estesi in ogni caso ai "medici", in particolare a quelli che si piccano di curare il cancro e tutte le altre malattie, di cui sono ignominiosamente gonfi i loro trattati di "medicina".