L'uomo perviene realmente a se stesso, in una autoattua- zione genuina, solo quando si mette radicalmente in gioco per gli altri.
Quando fa questo, egli coglie, atematicamente ed esplicita- mente, ciò che intendiamo per Dio, quale orizzonte, garanzia e radicalità di tale amore: Dio, che, nella autocomunicazione, esistentiva e storica, si fà lo spazio della possibilità di quell' amore.
Questo amore lo si intende intimo e sociale, e, nella radicale unità di questi due momenti, esso è il fondamento e l'essenza della vita.
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