martedì 5 novembre 2019

SENZA CERVELLO


Le teorie che tentano di legare il concetto di coscienza a strutture anatomiche del cervello sono state messe a dura prova dal fatto che un francese ha vissuto, dalla nascita all'età adulta, in modo del tutto normale, senza la gran parte del tessuto cerebrale, come ha dimostrato una fortunosa tac, in particolare dei lobi frontali, parietali, temporali e occipitali, che la scienza indica come sede delle principali funzioni cognitive e percettive.

Ma la cognizione di sé, o coscienza, si guadagna invero tramite le interazioni col mondo esterno sin da quando si viene concepiti, per chi sia capace di intravedere nel futuro essere già la presenza di antiche consapevolezze, che si riformulano e riaggiustano in continuazione, per tentativi.

Il cervello così diventa sempre più plastico, ed insieme il pensiero.

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