mercoledì 6 novembre 2019

SUL SEGNO DELLA VERGINE (23 agosto - 22 settembre)

GENERALITA'.

Nelle più antiche tradizioni, la figura della Vergine compare come apportatrice di purezza e castità: Demetra, ad esempio, simbolica dea delle messi e del raccolto, e certo la Madonna, che continua ancora oggi a riversare dalle sue mani i più puri e sacrificali pensieri del suo cuore, per raccogliere anime a lei rese simili.

Nel ciclo evolutivo, il segno Vergine rappresenta il principio dell'ordine, della ripartizione equilibrata e concreta delle energie.

Segno di efficienza, laboriosità, scrupolosa attenzione ai dettagli. Il suo numero portafortuna è il 6, la pietra è lo zaffiro (berillio, diaspro, giada, tormalina). Vi è nato Wolfgang Goethe.

I BAMBINI "VERGINE".

Ingegnosi, dotati di notevole capacità di applicazione, non amano le competizioni, per cui sarebbe bene educarli al confronto e insegnare a sostenere le loro ragioni, in modo che acquistino sicurezza.

GLI UOMINI "VERGINE".

Scrupolosi e attenti ai dettagli, hanno complementari capacità di programmazione, utile a tutti. Trovano peraltro difficoltà a rilassare la mente e a tacitarne i giudizi troppo severi. Ciò può impedir loro di esprimere gli impulsi del cuore, e suscitare una sensazione di freddezza in chi li avvicina.

LE DONNE "VERGINE".

Dotate di serio spirito di osservazione, limpide nei giudizi, sono impeccabili sul lavoro e in famiglia. Questo culto per l'efficienza prepara a volte una dèbacle, che sfocia in insicurezza e nervosismo, puntando impietosamente il dito su loro stesse e gli altri. Sono madri prodighe di consigli e cure materiali, a volte assillanti, per le continue preoccupazioni.

PERCORSI D'OGGI.

A nessuna persona di giudizio, tranne a quelli che smanettano sul video o su Internet alla ricerca di siti di sterile intento, interessa di sapere se intatta la corporeità urogenitale della Madonna. Sarebbe meglio porsi questo quesito: "Era pulito e disposto ad un amore globale il suo pensiero, quando la concezione dei suoi stessi pensieri fu pienamente disposta ad uscire fuori di Sè?".

La vergine Bernadette piangeva, quando le apparve colei che si era manifestata dicendole: "lo sono l'Immacolata Concezione". La sua eterea immagine pare andarsene nell'iperuraneo, che i filosofi paragonano al bello continuo del "vissuto" divino, in un assoluto ed eterno ed incondizionato rapporto di Amore, ma, al limite, quasi sul margine dell'uovo cosmico, torna indietro, lì dove intravede il suo cuore come per intero..Segue un prolungato, freddo silenzio, in una lunga meditazione, quella che da sempre è stata raccolta e contemplata, in particolare nei monasteri e nelle esperienze del deserto.

Maria si circondò di donne dal vissuto povero (in sostanza gli umili reali o quelli che con la loro vita in minus quasi lo ricercano), anche della Maddalena (il cui nome significa torre, colei che è grande): costei percepiva che i romanzi della vita sono finti e parziali e piacciono per quello, e che in fondo il vero Signore della vita manca, da vivo e da morto, anche se non è mai assente.

Cristo! Il Dio dei flagelli a sangue, degli sputi, dei chiodi, che vuol mantenere vivo il ricordo del discorso della montagna e dello spirito sacrificale condotto sino alla fine, toglie più facilmente la parola di bocca, e sulla sua tomba, mentre i discepoli sono increduli, fa dire alle donne: "Sul mio giaciglio, lungo la notte, ho cercato l'amato del mio cuore; l'ho cercato, ma non l'ho trovato. Mi alzerò e farò il giro della città: per le strade e per le piazze voglio cercare chi mi ha indicato il percorso della vita.

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