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domenica 10 novembre 2019

METRO NAPOLI TRA LE PIÙ BELLE DEL MONDO

Motivo di orgoglio per il popolo napoletano vantare una delle più belle stazioni di metro al mondo: a dirlo è una classifica stilata da Alma Radio, un’emittente radiofonica greca, che l’ha posizionata al quarto posto.

Al primo c’è quella di Stoccolma, seguita poi da quella di Mosca e Taipei, poi c’è Napoli e subito dopo le stazioni di Vienna e New York.

La metro campana si aggiudica questo posto per le numerose opere d’arte racchiuse al suo interno, le più importanti delle quali riguardano il mare: impronte di molti artisti locali ed internazionali, che hanno deciso di deliziarci gli occhi ogni qualvolta decidiamo di attraversare le gallerie della stazione metro della linea 1.

Una vera e propria galleria d’arte che ci dà l’impressione di trovarci in un museo sotterraneo, ma spesse volte si va di fretta, e non si ha il giusto tempo per poter ammirare la sua bellezza!

HYPERLOOP ANCHE IN ITALIA


Viaggiare da Milano a Bologna in soli 9 minuti con velocità fino a 1200Km/h: sembra un film di quelli fantascientifici e invece sarà realtà tra qualche anno. 

A confermarlo è l’arrivo della tecnologia Hyperloop, abbozzata da Elon Musk e poi sviluppata da altre aziende, tra le quali fa parte anche la Hyperloop Trasportation Tecnologies.

La suddetta tecnologia non è altro che un vero e proprio sistema di trasporto simile a quello ferroviario, dove le carrozze risultano in realtà delle vere e proprie capsule aerodinamiche mosse da motori a induzione e compressori d’aria. 

Le rotaie sono invece costituite da tubi a bassa pressione nei quali le capsule viaggiano stabilizzate da un sistema di levitazione magnetica.

Tutto questo permette al treno “superveloce” di avere un attrito al minimo e dunque raggiungere, in viaggio, velocità di 1.223 chilometri orari, consumando meno energia rispetto a qualunque altro sistema di trasporto.

Sembra possibile che i primi due tratti interessati da Hyperloop potrebbero essere quelli nella pianura padana come un Milano-Bologna: l’esempio è stato portato avanti durante la presentazione ufficiale, spiegando che un tratto come questo di poco più di 200 km potrebbe essere coperto in un tempo di soli 9 minuti.

Intanto, qui si viaggia ancora su due piedi, soprattutto in Campania e nel resto del meridione, che magari avrebbero bisogno primariamente di treni già collaudati, chè questa macchina superveloce mi pare alquanto futuristica, lontana dagli immediati desideri della gente comune.


mercoledì 21 agosto 2019

TEMPA ROSSA

In quasi tutto il pianeta si continua a scavare per estrarre petrolio, soprattutto ai poli e off shore, ed è notizia di qualche giorno fa la scoperta di un giacimento immenso in Iran.

Ma questa ulteriore inutile scoperta non farebbe altro che danneggiare ancor più il pianeta, inquinato da questa marea nera sino all'inverosimile, con le industrie chimiche ad esso collegate, negli oceani, nei mari, nei fiumi e nei laghi (cosa non è il lago d'Aral!), alterando il ciclo delle acque, causa primaria del surriscaldamento che vive la Terra.

Ma chissà che non si rimedi una volta per tutte a questo sconquasso con dell'innocuo gas, di cui ce n'è in abbondanza sul pianeta: in Italia, ad esempio, arriva addirittura dalla Russia, mentre a noi basterebbe magari il solo gas algerino, a saper leggere tra le righe.

Intanto, un pò di petrolio serve ancora, se non altro per costruire tappeti autostradali e qualche sedia di plastica.

Per quanto ci riguarda, continua ancora a rifornirci pericolosamente di esso la conduttura libica, più le disgraziate trivelle adriatiche, mentre nel giacimento Tempa Rossa, in Basilicata, di petrolio ce n’è tantissimo, più di quanto si immaginasse, ed anche di metano, semmai servisse.

mercoledì 7 agosto 2019

PASSEGGIATE SPAZIALI


Appuntamento il 15 novembre, per la prima delle quattro passeggiate spaziali «più difficili mai tentate», che il comandante della Stazione spaziale internazionale Luca Parmitano affronterà con il collega americano Andrew Morgan per modificare il cacciatore di antimateria Ams. 

Astroluca, l’astronauta italiano attualmente al comando della Stazione spaziale internazionale, impegnato nella missione Beyond, lo ha annunciato nel corso del collegamento con il capo dello Stato Sergio Mattarella.

É motivo di «orgoglio e riconoscenza» la partecipazione dell’Italia sulla Stazione spaziale internazionale, sia nella costruzione sia negli esperimenti, ha detto Mattarella conversando con Astroluca dal Quirinale.

Il sottosegretario Riccardo Fraccaro, inoltre, ha anche incontrato Samantha Cristoforetti a palazzo Chigi, e si è congratulato per i traguardi raggiunti: "L’immensa professionalità di Samantha Cristoforetti rappresenta motivo di grande orgoglio per l'Italia: le capacità e competenze che ha dimostrato nel corso della sua esperienza la inseriscono di diritto tra gli esempi di eccellenza nel settore spazio".

«Il mio impegno - ha detto Fraccaro - sarà quello di far diventare quest'ambito prioritario per il Governo perché lo spazio costituisce il volano per lo sviluppo, l'innovazione e la competitività del sistema Paese». L'incontro è stato anche l'occasione per un confronto sui prossimi appuntamenti dell'Italia in campo spaziale, a partire dalla Interministeriale di Siviglia a novembre.

giovedì 6 giugno 2019

ITALY

L'Italia occupa lo 0,5% della Terra, e ci vive lo 0,83% dell'umanità.

Le condizioni bioclimatiche sono uniche, e permettono alla penisola di essere la prima nazione al mondo per biodiversità: 7.000 differenti specie vegetali, cui segue il Brasile, con 3000; 58.000 specie di animali, cui segue la Cina, con 20.000; 1.800 vitigni spontanei da uva, cui segue la Francia con 200; 997 tipi di mele, mentre in tutto il mondo ne esistono 1.227; 140 tipi di grano, cui seguono gli USA con 6.

L'Italia possiede poi il 70% del patrimonio artistico e umano, mentre il rimanente 30% è sparso nel resto del pianeta.

Tutti ottimi motivi per viverci.

mercoledì 22 maggio 2019

SOTTRAZIONE DI BENEVOLENZA

Il più grande pedagogo del secolo scorso ed una delle ultime incarnazioni di Cristo, Giovanni Bosco, di Torino, dove la gente ancora perde tempo attorno ad un lenzuolo, quello sindonico, che è solo fumo negli occhi, invece che volgere attenzione ai veri problemi dell'uomo, in particolare sull'educazione dell'infanzia e della gioventù, lasciata la quale si diviene preda del mondo, ebbe a dire: "La sottrazione di benevolenza è un castigo che eccita l'emulazione".

Pensiero rivolto in particolare ai genitori, e poi a quanti seguono le dinamiche psicofisiche della gioventù dietro ad una cattedra, ma certo anche, forse più, a chi realizza una più espressiva comunione con essi attraverso i suoni, i colori e le animazioni convogliati dall'apparecchio televisivo, cui ci si pone presto in sottomissione.

Ma la sottrazione di benevolenza od un pensiero distorto,sin dal concepimento dell'essere, e poi del neonato, e poi del piccolo, riesce ad alterarne lo spirito, la psiche e lo stesso abito corporale senza che ce se ne renda conto.

Più avanti, poi, non occuparsi a pieno titolo delle esigenze affettive e fisiche dei bambini che in genere le esprimono con pianti (è sufficiente avvicinarsi alla culla, prenderli in braccio e dondolarli, magari aiutandosi con un biberon a base di citrato, se non di fiori di camomilla, semi di finocchietto ed un pò di buon miele, o magari di zucchero integrale di canna o di barbabietola, chè il latte, soprattutto quello artificiale, è una vera disgrazia per la loro pancia ed il loro cervello, a meno che le industrie che lo producono non mutino registro, e cambiargli i pannolini), è una vera precoce distruzione della loro entità: questa è sottrazione di benevolenza.

Estrapolando il discorso, la stessa è vissuta in genere dai poveri sempre più in aumento, dagli indifesi, dai diseredati, dai malati in genere incompresi ed avvelenati, e dai carcerati.

Tale benevolenza dovrebbe essere compito primario dello stato, dei politici, di giudici non inalberati, e di ogni uomo di buona volontà, a cominciare da quanti si nascondono dietro i veri mezzi di confessione e comunione dell'uomo d'oggi, come detto: la tv, e poi il computer, e, se si vuole, il telefonino, con i loro suoni, i loro colori, le loro animazioni e le loro notizie.

lunedì 4 marzo 2019

LA SINAGOGA STANCA

In una delle sue Profezie, rese in quartine, Michel de Notredame, astrologo, medico (fermò la peste con la sua "pillola rosa", fatta di alcune erbe, tra cui mi pare il cipresso) e poeta, oltre ad aver previsto guerre condotte dalle nazioni europee, in particolare nel Mediterraneo, a causa dell' "oro nero", il petrolio, faceva cenno ad una "sinagoga stanca".

Chi ha letto come in una supervisione le cose che sono accadute in questi ultimi trent'anni sulla faccia della Terra, e per quanto interessi me, povero erede della gente romana, in Italia in particolare, tutt'alpiù in Africa, non può che strabuzzare gli occhi.

La "sinagoga stanca", dunque, ovvero il rabbino Toaff: lo ascoltavo la mattina presto, qualche decina d'anni fa sulle onde di Rai uno, prima che un sacerdote cattolico, mi pare Nazareno Gabrielli, esprimesse qualche altro suo indomito pensiero, a conforto degli ascoltatori: pochi, essenziali minuti di trasmissione, validi forse per tutta la giornata e rivolti in particolare a chi si doveva recare al lavoro.

La sinagoga, alle dipendenze di Cesare, ha sul groppone molte indescrivibili cose: un nome per tutti, "Kibeho".

Ma è ancora oggi carica di pesi che non ci si decide una volta per tutte a toglierle dalle spalle.

Due nomi per tutti, per quanto ci riguarda: Pantani e la povera Nadia Toffa, nella foto.

Ma gli esempi sono senza fine: sui pensionati, sui poveri emigranti, nello sport, nella medicina, sulla tv, sulla radio, sulle industrie automobilistiche, sull'agricoltura, e così via.

L'uomo senza cuore (di connotazione nota solo a chi ha il quadro chiaro e datato delle cose terrestri) ha inventato poi a riguardo uno slogan: "Nessuno fermi Caino", e continua ad armargli la mano senza pietà, inconsapevole del fatto che anche un solo essere che viene ancora sacrificato, caro a Dio come chiunque, può indurlo a ritirare la mano lì dove, a tavolino, vengono "pianificati" questi orrori.

mercoledì 12 settembre 2018

A RISCHIO POVERTA'


In Campania è a rischio povertà ed esclusione sociale più della metà della popolazione (il 53,6%), con un incremento significativo rispetto al 2017 (era il 46,3%).

Osservando le persone che vivono in famiglie nelle quali vi è una bassa intensità di lavoro, tra i 18 e i 60 anni, la terra felix di una volta è una delle tre regioni europee più messe male.