lunedì 4 novembre 2019

NUTRIRSI CON SAPIENZA


Appena svegli, alcalinizzare l'organismo, il cui mesenchima, durante la notte, si è imbevuto di acidi, in gran parte derivanti dalla cena precedente, che dovrebbe comunque essere parca.

Tale eccesso di acidi si elimina perlopiù attraverso le urine: se permanessero, in modo cronicizzato, nel sangue e quindi nei tessuti, le reazioni metaboliche - volte fondamentalmente alla formazione di euenzimi ed euormoni - non potrebbero avvenire o avverrebbero forzatamente, con produzione di metaboliti tossici.

L'alimento migliore per bloccarli è il limone (od anche il lyme, o, ancor meglio, per chi ha la fortuna di poterlo reperire, il bergamotto), che, pur essendo ricolmo di acidi, esita, una volta ingerito, in alcalinizzazione organica, sempre che non sia stato trattato con pesticidi e fitormoni: buoni quelli della penisola sorrentina, della Calabria e della Sicilia.

Per chi volesse rinforzare l'alcalinizzazione, segue una miscela, con la quale facevo evitare ai miei pazienti, nella mia attività di medico di famiglia, la quasi totalità dei ricoveri ospedalieri, sempre che non si fosse trattato di malformazioni cardiache o traumi.

Ne constatavo quasi sempre una deviazione da un'equilibrata condotta alimentare, indirizzata come del tutto a pastasciutta, prodotti suini e vino.

Con qualche auscultazione e percussione toracica - non con analisi, raggi o tac, del tutto gratuite ed atemporali, per chi come me doveva agire immediatamente - li invitavo a preparare la miscela di cui dicevo, la seguente: versare in un bicchiere di acqua oligominerale due cucchiai colmi di granulato di Citrosodina od Alcalosio (allora, non conoscevo il Regobasic o il Probasic o simili di oggi), farli sciogliere per bene sino all'eliminazione delle bollicine, ed aggiungere il succo di uno o due limoni, mescolare e sorseggiare.

I miei pazienti si riprendevano quasi immediatamente, e tale miscela è quella che consiglio ancor oggi a tutti, appena ci si svegli, per bloccare, come detto, l'eccesso di acidi notturni.

Ciò detto, dopo mezzora un'ora, ci si può preparare una buona tazza di caffè o di the nero (assoluto od anche al bergamotto o al gelsomino), dolcificate con zucchero integrale di canna o magari con del buon miele di acacia o millefiori (non Ambrosoli o importato dalla cina), con l'aggiunta, nella tazza, di qualche fetta biscottata, preferibilmente integrale.

Sarebbe bene abituare anche i bambini a tale prima colazione, i quali potrebbero optare anche per una ciotola di latte nostrano, magari con l'aggiunta di un po' d'orzo o di fiocchi di avena o di mais o con della buona polvere di cioccolato, e dolcificato come detto: il miglior starter, tale colazione, per le ottimali performances dei bambini, soprattutto scolari, che devono affrontare lunghe ore di sosta tra i banchi, innanzi ad una cattedra.

Volendo, sarebbe utile concludere la colazione con una mela bio, senza pesticidi e fitormoni, a fette o grattugiata, con l'aggiunta di un pizzico di polvere di cannella e un po' di zucchero, quello detto.

Verso le dieci, però, più o meno, comincia di nuovo ad avanzare il senso della fame.

Ed allora, per chi sta in casa, è utile ancora una volta una spremuta di limoni ed arance.

Per chi stia sul luogo di lavoro, o ricorra ancora al caffè, o, se il bar è fornito, alla suddetta premuta di agrumi, più qualche nocciola o gheriglio di noci od un pezzo di cioccolato alle nocciole.

Per i bambini, ci vorrebbe una mela od un kiwi, più qualche biscotto alle nocciole ed al cioccolato, di cui dovrebbero dotarli i genitori prima di accompagnarli a scuola.

Giunge alfine l'ora di pranzo. L'ideale è un buon minestrone di verdure, tuberi e legumi (ottimo quello surgelato, di sicura filiera), condito con olio di oliva extravergine spremuto a freddo (di frantoio o reperibile online o al supermercato, dal costo, per un litro, di circa dieci euro, che quelli di pochi euro sono miscele tossiche), sale marino integrale della sicilia, erbette (per esempio quelle, in Italia, della Ariosto, composte da un mix di rosmarino, timo, erba cipollina, sedano, prezzemolo ed altro), aceto di mele bio non filtrato, un po' di senape al miele o di buon ketchap o di maionese prodotta con uova provenienti da galline allevate a terra e senza mangimi ogm né antibiotici o vaccini.

In alternativa al minestrone, ci sarebbe il riso parboiled integrale o venere, condito nel modo suddetto, od anche, volendo, una buona polenta o del semolino integrale o del cous cous, con pomodorini e una spruzzata di parmigiano in busta, prodotto con latte italiano.

Per secondo - insieme ad un'insalatina o in alternativa ad un piatto di patate di montagna o selenizzate e fritte con olio di semi di mais - si ricorra, per circa tre volte a settimana, ad una fettina di carpaccio o di colarda di manzo, o ad una di pollo o di tacchino o di coniglio o di agnello, allevati biologicamente, o di qualche filetto di merluzzo congelato (o, se freschi, di pesci di piccola taglia, opportunamente privati delle interiora, provenienti da acque grossomodo ancora sicure, come quelle calabresi).

Come si vede, non faccio cenno a latticini e formaggi, soprattutto quelli stagionati, né ad affettati, ma chi non riesce a farne a meno, si contenti di poco: un bocconcino di mozzarella di latte di bufala, o qualche fettina di buon salame o di mortadella al pistacchio.

Tra le sedici e le diciassette incalza un nuovo senso di fame, ed allora, o si fa come gli inglesi, rimediandovi con una buona tazza di the, come alla colazione, o ci si deve accontentare della solita premuta di agrumi o, in mancanza, di un bicchiere di succo di frutta confezionato (buoni, in Italia, quelli della  Santal o della Zuegg), e di un biscottino alle nocciole o di un pezzo di cioccolata o di qualche wafer.

Siamo alla cena: grossomodo come a pranzo, ma più parca, magari intorno alle 19 o 20.

Per conciliare il sonno, poi, è miracolosa una tisana in cui sia stata intinta una bustina o due di fiori di camomilla (non quella setacciata), della Bonomelli, della Aboca o di altra buona marca, sebbene comincino ad affacciare sul mercato tisane a base di erbe o semi vari (quali finocchietto, passiflora, valeriana, biancospino od altre).

Io personalmente mi addormento con del caffè, dolcificato come detto e con l'aggiunta di un paio di cucchiai di latte intero.

Non avrei altro da aggiungere.

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