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venerdì 8 novembre 2019

EMOTIVITA'?

Lo stress cui l'uomo d'oggi è ovunque sottoposto genera non solo un'alterazione dei valori emato-chimici, ma stati d'ansia che, se ripetuti e non ben compresi, rendono la vita sempre più difficile.

I fattori che lo inducono più frequentemente sono i seguenti, con gravità più o meno accentuata: morte del coniuge o di un familiare; separazione; divorzio; prigione; incidente o malattia personale o di un familiare; matrimonio; mancanza o eccesso di lavoro; licenziamento; pessima alimentazione, diffusissima, di tipo acidificante, per il ricorso a cibi scadenti e colmi di metalli pesanti, i quali alterano le funzioni dell'intestino, con dismissione in circolo di neurotrasmettitori alterati, e reazione del sistema limbico cerebrale, definito centro dell'umore, che ne viene modificato.

E poi figli che se ne vanno di casa; inizio o fine dei programmi scolastici; vacanze considerate come inutili; rapporti coniugali sofferti a causa di percepita o impercettibile stanchezza, o di nascite difficili.

Su uno o più dei problemi descritti dovrebbero pazientemente volgere l'attenzione innanzitutto familiari illuminati.

Ma, ove questi fossero ritenuti insufficienti, ci si potrebbe recare da psichiatri od anche da confessori, semmai capaci di saper leggere le suddescritte dinamiche esistenziali e psicofisiche: i primi invero gonfiano di multipli tossici farmaci deviando i problemi, mentre i secondi raramente sanno indirizzare ad una visione religiosa ancorchè umana della vita e se ne escono tuttalpiù con una sterile alzata del palmo della mano.

C'è intanto un'amplissima coltre umana che, percependo disattenzioni e mancanza di amore nella gran parte degli uomini, reagisce a modo suo, con ottundimento del sensorio: 1) o ipernutrendosi, la qual cosa ingenera nell'intestino la sovrapproduzione di neurotrasmettitori come la serotonina, che riescono a modulare il tono dell'umore, domandolo; 2) o ricorrendo a stimolanti cerebrali, tutti tossici, quali il fumo di sigaretta, l'alcool, le amfetamine e gli psicofarmaci in genere, da quelli banali alle droghe pesanti; 3) o rifiutando precocemente o di seguito rapporti affettivi o sessuali, avendo intravisto nella maggioranza delle persone incontrate vacuità di intenti e nessun ricorso al Bene e al Vero.

Questi ultimi, a mio parere, sono i veri santi, quelli che inconsciamente postulano quel Dio che non riescono a intravedere negli altri ed a cui ci richiamano.

martedì 5 novembre 2019

SENZA CERVELLO


Le teorie che tentano di legare il concetto di coscienza a strutture anatomiche del cervello sono state messe a dura prova dal fatto che un francese ha vissuto, dalla nascita all'età adulta, in modo del tutto normale, senza la gran parte del tessuto cerebrale, come ha dimostrato una fortunosa tac, in particolare dei lobi frontali, parietali, temporali e occipitali, che la scienza indica come sede delle principali funzioni cognitive e percettive.

Ma la cognizione di sé, o coscienza, si guadagna invero tramite le interazioni col mondo esterno sin da quando si viene concepiti, per chi sia capace di intravedere nel futuro essere già la presenza di antiche consapevolezze, che si riformulano e riaggiustano in continuazione, per tentativi.

Il cervello così diventa sempre più plastico, ed insieme il pensiero.

domenica 3 novembre 2019

SGUARDO NELL'IO


Oggi quasi tutte le coppie sono disorientate dal ricorso facile e perpetuato al sesso, che, scandagliando, viene ridotto ad una semplice ripetitività di atti fini a se stessi quando non legati ad una procreazione, come da considerazioni di Tommaso D'Aquino od anche di Leonardo, e come sperimentarono i genitori di Paramahansa Yogananda, i quali si congiunsero solo attuando il comune intento della procreazione dei loro figli, e null'altro.

Diceva Omar Khayyam: "Ti confiderò un grande segreto: il fiore, una volta sbocciato, muore".

Cosa voleva dire il poeta ed astronomo persiano, come rivolgendosi all'uomo d'ogni tempo, se non che gli atti di coppie - di fidanzati e di quanti poi si conducono in chiesa o davanti ad un ufficiale comunale od anche escludendoli per sancire una loro "comunione" - sono come del tutto esauriti alla prima esperienza, ove si sperimenta il paradiso, ma che ti lascia subito come un ebete, ignominiosamente nudo e senza forze?

Un breve istante che si ripete nel tempo e che conduce a frustrazioni sempre maggiori ove non si si verifichi una primitiva nascita, vera benedizione di Dio, oggi sofferta da molte coppie, che in diversi casi riescono però a viverla senza intervento "medico", per pura grazia di Dio.

Ed in caso di accertata gravidanza occorrerebbe mettere a tacere ogni ricorso ai sensi, in un puro afflato d'amore con la compagna ed il nascituro, il quale si presenta alla vita già colmo di esperienze precedenti, come in una ritrovata affettività, e che riesce ad esprimere sin da subito, il genitore dialogando interiormente ed immediatamente con lui, semmai lo "conosca", e poi di seguito davanti al monitor del ginecologo: con una capriola ad esempio.

lunedì 28 ottobre 2019

L'EMPATIA

L'empatia, l'arte di comprendere le emozioni, ovvero la capacità di mettersi nei panni degli altri, sostenuta da intelletto e purezza d'intenti, è una delle funzioni più ragguardevoli dell'essere.




IL CONTROLLO DEL RESPIRO

Non esiste austerità che porti più in alto, del controllo del respiro.

Esso purifica ogni impurità, ed accende la fiamma della conoscenza.

mercoledì 28 novembre 2018

ERASMO DA ROTTERDAM, SU "LA FOLLIA".

Qualsiasi cosa siano soliti dire di me i mortali - infatti, non sono così sciocca da non sapere quanto si parli male della follia anche da parte dei più folli! - tuttavia sono io, io sola, ve lo posso garantire, che ho il dono di riuscire a rallegrare gli dei e gli uomini.

Eccone la prova: non appena mi sono presentata a parlare dinanzi a questa numerosa assemblea, tutti i volti si sono improvvisamente illuminati di una certa nuova e insolita letizia.


Subito, le vostre fronti si sono spianate, subito mi avete applaudito con una risata così lieta e amabile che mi è sembrato di trovarmi davanti ad un consesso degli dei di Omero, come loro tutti ubriachi di nettare e nepente, mentre prima ve ne stavate lì seduti tutti imbronciati e tristi, come se foste appena usciti dall'antro di Tofronio.


Del resto, come di solito avviene quando il sole mostra il suo bel volto dorato alla terra, o come quando, dopo un rigido inverno spirano in primavera i dolci venti di Favonio, subito ogni cosa assume un nuovo volto e riprende un nuovo colore e quasi si ammanta di una nuova giovinezza, così anche voi, non appena mi avete vista, avete assunto un altro aspetto.


E così quell'effetto che grandi oratori possono ottenere con lunghi e meditati discorsi, scacciare cioè i molesti affanni dell'animo, li ho ottenuti in un momento, con la mia sola presenza.


mercoledì 22 agosto 2018

PERSONALITA' MULTIPLE

Il fenomeno delle personalità multiple ha da sempre affascinato scrittori ed artisti di ogni tempo, i più eloquenti dei quali sono stati forse Omero, Dante Alighieri e Shakespeare.

Di recente, lo stesso ha perseguitato diversi scienziati, volti ad indagare i motivi di fondo che caratterizzano quelle stesse personalità, giungendo a definirli, in breve, come legati ad una vita colma di difficoltà e di traumi: fatto comune alla gran parte degli uomini.

Ma, approfondendo il discorso, chi adotta una multipla personalità sono invero le prostitute, o chi si dedica ad un sesso sfrenato, o magari tante coppie che fingono, o chi si sprofonda in un lavoro, od anche i politici, o gli attori, o chi in un qualunque modo devia dalla norma, ed altri.

Questo è il mondo!