mercoledì 28 novembre 2018

ERASMO DA ROTTERDAM, SU "LA FOLLIA".

Qualsiasi cosa siano soliti dire di me i mortali - infatti, non sono così sciocca da non sapere quanto si parli male della follia anche da parte dei più folli! - tuttavia sono io, io sola, ve lo posso garantire, che ho il dono di riuscire a rallegrare gli dei e gli uomini.

Eccone la prova: non appena mi sono presentata a parlare dinanzi a questa numerosa assemblea, tutti i volti si sono improvvisamente illuminati di una certa nuova e insolita letizia.


Subito, le vostre fronti si sono spianate, subito mi avete applaudito con una risata così lieta e amabile che mi è sembrato di trovarmi davanti ad un consesso degli dei di Omero, come loro tutti ubriachi di nettare e nepente, mentre prima ve ne stavate lì seduti tutti imbronciati e tristi, come se foste appena usciti dall'antro di Tofronio.


Del resto, come di solito avviene quando il sole mostra il suo bel volto dorato alla terra, o come quando, dopo un rigido inverno spirano in primavera i dolci venti di Favonio, subito ogni cosa assume un nuovo volto e riprende un nuovo colore e quasi si ammanta di una nuova giovinezza, così anche voi, non appena mi avete vista, avete assunto un altro aspetto.


E così quell'effetto che grandi oratori possono ottenere con lunghi e meditati discorsi, scacciare cioè i molesti affanni dell'animo, li ho ottenuti in un momento, con la mia sola presenza.


sabato 20 ottobre 2018

INTERFERENTI ENDOCRINI E PATOLOGIE PLANETARIE

Gli interferenti endocrini, o distruttori endocrini, sono molecole ormai ubiquitarie nell'ambiente, in particolare negli alimenti (nel cosiddetto cibo spazzatura, e poi nelle verdure e nella frutta contaminate da pesticidi, nonché nelle carni degli animali d'allevamento, colme di ormoni sintetici, antibiotici e vaccini); nelle acque degli acquedotti (quindi quelle destinate al consumo umano) e di quelle dei fiumi e dei laghi (colmi di pesticidi e detersivi, oltre ad altre numerose sostanze tossiche di origine industriale), di quasi tutti i mari e oramai degli oceani (a causa di tutti i detersivi chimici che vi arrivano dal consumo degli abitanti a terra, nonché per lo sversamento in essi di tutte le sostanze chimiche e petrolifere rilasciate dalle industrie chimiche presenti nell'intero pianeta, dalle petroliere e dall'intero comparto navale mondiale).

Tali distruttori, tutti acidi potenti, alterano profondamente il microbiota intestinale (che rappresenta da solo l'80% del sistema immunitario) ed interferiscono con la produzione, il rilascio, il trasporto, il metabolismo, il legame, e l’azione o eliminazione degli ormoni naturali dell’organismo, deputati al mantenimento dell’omeostasi organica e dei processi di sviluppo.

Laonde causano danni al feto ed al neonato, quando la madre ricorra ad un'acida alimentazione, e più avanti nei bambini, con disturbi della crescita e dell'attenzione, alterato metabolismo, sviluppo anomalo degli organi riproduttori e del cervello, quasi tutte le forme di allergia.

Tra le sostanze incriminate, vi sono il bisfenolo A (presente in contenitori e confezioni per alimenti, in certi biberon, in molti giocattoli), pesticidi (usati in agricoltura, e quindi presenti in frutta e verdura), solventi (prodotti per la pulizia, condizionatori), diossine (presenti nell'aria inquinata) e alchilfenoli etossilati (presenti nei detersivi e nelle pitture).

Sono poi ancora prodotti da perfide industrie farmaceutiche ormoni di sintesi (utilizzati come contraccettivi orali), o descritti come terapia sostitutiva, e quelli presenti come additivi nei mangimi (concepiti per interferire volutamente sul sistema endocrino degli animali da allevamento, col risultato di un latte avvelenato).

Le patologie emergenti in particolare dalla contaminazione degli alimenti e dell'acqua a causa degli interferenti endocrini, tutti potenti acidi, sono come tutte quelle descritte nei trattati medici: dalle malattie metaboliche, di cui sono preda cuore - vasi - sangue - pancreas; a quelle neurodegenerative prese nel loro complesso (dal parkinson alla sclerosi multipla alla sla all'alzheimer); a tutte le patologie osteoarticolari; alle cosiddette malattie rare; al cancro - in particolare quello del sangue -, o solido, anche metastatizzato.

A nulla valgono gli approcci della medicina ufficiale, che ricorre a molecole come del tutto acide, che si aggiungono agli acidi interferenti endocrini, aggravando e cronicizzando così tutti i quadri patologici della povera, ignara gente.

Un approccio veritiero per contrastare quegli acidi e quindi per domare come d'emblèe le suddescritte patologie, non consiste che in un'alimentazione alcalinizzante o antiacida, e biologica, di cui ci si può appropriare interrogando il web o ricorrendo ad un nutrizionista esperto, ed aiutandosi poi con integratori alimentari od antiossidanti o anti radicali liberi, che mezzo mondo farmaceutico alternativo produce e commercializza.

mercoledì 17 ottobre 2018

FIAT TIPO O GOLF WW, O RENAULT O CITROEN

Per un italiano che abbia bisogno di una monovolume, credo che l'auto più tecnologica e conveniente sia una Fiat Tipo ibrida a gpl, più che elettrica, considerato che quest'ultimo di alimentazione è problematico (poche colonnine, e almeno mezz'ora di tempo per effettuare la carica), quando il gpl (di cui Cesare ha ampia disponibilità, tanto da non sapere che farsene: qui da noi, ad esempio, arriva da tutte le parti, addirittura dalla Russia, quando magari sarebbe sufficiente il solo gas algerino) è convenientissimo, a fronte di un ulteriore aumento di benzina e nafta, già alle stelle.

Il mio pallino, intanto, rimane la Golf Wolks Wagen, sicuramente più tosta e macinachilometri della Tipo, o magari una Citroen, od una Renault, od una Peugeot, lasciando da parte qualsiasi altra marca.


mercoledì 10 ottobre 2018

FOCUS JUNIOR

Focus Junior è uno dei pochi settimanali da consegnare ai più piccoli o di maggiore età, capace - insieme alla padronanza di un cannocchiale, di un microscopio e di uno scheletro umano, e sotto lo sguardo vigile dei genitori, dei maestri e dei residui religiosi - di rispondere benissimo ai loro precoci interrogativi, del tutto ignorati o meglio fuorviati da telefonini, tv e computer, che sarebbe meglio fossero adeguatamente aggiornati da chi li produce nel modo suddetto, per vero viatico, memoria irrinunciabile, cui riferirsi nelle successive scelte di vita, sino al termine.

GROTTE DI LASCAUX: UN MISTERO

Uno studio recente afferma che i dipinti trovati nelle Grotte di Lascaux potrebbero essere la prova che si era a conoscenza dell’astronomia già 17.000 anni fa.

Scoperte nel 1940, le Grotte di Lascaux, in Francia, sono Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco. Al loro interno sono conservate disegni, o meglio, opere d'arte parietale, che sembrano raccontare storie di caccia, vecchie per l'appunto di 17.000 anni.

Ma, secondo una nuova teoria, alcune delle pitture rupestri della celebre grotta francese rappresenterebbero le costellazioni celesti come le vedeva qualche nostro antenato: uno scienziato, o magari la Divinità, calata in una delle Sue prime esperienze umane?

Ad avanzare queste ipotesi sono stati i ricercatori delle università di Edimburgo e Kent, che hanno confrontato le opere zoomorfe (raffigurazioni che hanno un aspetto animale) rinvenute nei siti neolitici di tutto il mondo, da Göbekli Tepe e Çatalhöyük in Turchia alle grotte nei pressi di Lascaux, nel sud-ovest della Francia.

Nei numerosi uri (razza selvatica estinta di bovini della specie Bos taurus ), cavalli e cervi della Sala dei tori di Lascaux, gli studiosi hanno riconosciuto le costellazioni zodiacali e sulle pareti della grotta sono individuabili le stelle che formano le costellazioni del Capricorno, del Toro e dello Scorpione.

sabato 29 settembre 2018

SUN TZU, DA "L'ARTE DELLA GUERRA".

Il saggio si raccoglie nella pratica del non - agire, in un insegnamento dove superflue sono le parole.

Al nascer delle cose non si oppone, nè del loro corso dispone a proprio arbitrio.

Egli le guida, senza plagiarne la volontà, le corregge, senza imporsi, soddisfa i propri compiti e non attende ricompensa.

E questo perchè, pur avvolta nel silenzio, per il tempo a venire la sua impresa trovi compimento.

giovedì 20 settembre 2018

ACCONTENTARSI

Trovo che vi sia una bella parola in italiano, che è molto più calzante della parola felice, ed è "contento", "accontentarsi": uno che si accontenta è una persona felice.

mercoledì 12 settembre 2018

A RISCHIO POVERTA'


In Campania è a rischio povertà ed esclusione sociale più della metà della popolazione (il 53,6%), con un incremento significativo rispetto al 2017 (era il 46,3%).

Osservando le persone che vivono in famiglie nelle quali vi è una bassa intensità di lavoro, tra i 18 e i 60 anni, la terra felix di una volta è una delle tre regioni europee più messe male.

TENERSI PER MANO

Tenersi per mano sincronizza le onde cerebrali, e allevia i pensieri.

giovedì 6 settembre 2018

IL PERCORSO DI UOMINI E DONNE, DALL'INFANZIA ALL'ETÀ ADULTA

Uomini e donne è il titolo di un famoso programma televisivo, di cui ho seguito qualche tempo fa minime dinamiche: niente altro che performances di piccolo cabotaggio.

In realtà, le due sponde, maschile e femminile, cominciano ad essere reciprocamente lambite dall’onda del mare quando si è ancora piccoli.

Poi si cresce, passa qualche anno e si giunge alla pubertà, quando si rimane assaliti da tempeste ormonali e ci si rivolge con vivo interesse all’altro o all’altra stando prevalentemente davanti alla tv, che, col supporto di suoni, colori e musiche, trasmette più o meno oggettive dinamiche familiari od extrafamiliari.

L’inconscio di ragazzini o non più tali si affolla così sempre più, solo qualche genitore attento e sensibile sapendone prevenirne precoci cattive interiorizzazioni e modularle con saggezza: la gran parte di essi è come del tutto disattenta o passiva.

Ecco allora che quei ragazzini, uscendo di casa, volgono sguardi sempre più interessati a coetanei o coetanee che incontrano per strada, rivolgendo la propria attenzione invero a quelli o quelle più belle.

Tornando a casa, poi, tornano a nutrirsi dell’occhio televisivo, i genitori od altri parenti rimanendo come del tutto inconsapevoli di quegli sguardi, di quelle attenzioni incamerate dai loro figli.

La storia interiore di questi ultimi intanto continua, in casa e fuori, e prima o poi ricercano amicizie, più di bell’aspetto che d’ altro, che arrivano puntualmente, in genere nei luoghi dove ci si attarda oggi maggiormente: dentro e davanti alla scuola, o nei bar, nei ristoranti, nei cinema, od anche nelle palestre, in impianti dove si praticano sport o balli.

Gli sguardi, gli scambi di parole, prima o poi non bastano, ed allora ecco che ci si avvia a baci, carezze, dati semplicemente per strada ma che poi non si contengono più, avviandosi ad un’intimità che coinvolga tutto il corpo.

Si va allora alla ricerca di luoghi appartati, non quelli domestici, ma extra: un portone, o qualunque altra cosa a portata di mano, ed intanto non si pensa che quei rapporti potrebbero già esitare nella nascita di un nuovo essere.

Il tempo poi avanza e si raggiunge un’età maggiore, quando, potendo, ci si può inoltrare in un auto, o, più o meno nascostamente dai genitori, nella propria camera, se non in qualche motel.

I rapporti vengono oramai “protetti” col condom e la pillola, cancerogeno di classe 1, ma ben presto diventano fini a se stessi, non altro che  ripetitivi di medesimi atti, ancorchè sotto tempesta ormonale.

Il denudamento ed il frustrante abbandono che conseguono a quegli atti non possono che ingenerare stanchezza del partner, ed allora ecco cercarne un altro o un’altra, più belli o meno belli non importa.

Ma anche tali nuove “scelte” si rivelano per quelle che sono, vanità, ulteriori denudazioni, ulteriori frustrazioni, cui si cerca di ovviare con nuovo vestiario, cure di “bellezza” per il corpo, o sofferto impegno sul lavoro, ove lo si abbia, o, in modo più instupidito, andando alla ricerca di alcool, droghe, cibo o simili amenità, mandando a far friggere eventuali consigli di qualche genitore o parente, più attento a leggere nei cuori.


GOCCE DI MEMORIA - Giorgia

CANTO DELLA TERRA - Andrea Bocelli

SUCCO DI SEDANO: FA' PERDERE PESO, MIGLIORA LA CIRCOLAZIONE E PREVIENE IL CANCRO

Il sedano è un ortaggio versatile, povero di calorie e ricco di fibra, che lo rende un ingrediente perfetto per la dieta, ma in pochi sanno che uno dei migliori modi per godere dei benefici del sedano è attraverso il suo succo.

Il succo di sedano - in particolare quello di monte, presente nei numerosi presidi delle varie industrie oggi contattabili sul web - contiene luteolina e apigenina, due potenti antiossidanti, così come cumarine, vitamina C, calcio e ferro, a tutto vantaggio di vari organi.

Cuore. Il sedano contiene ftalide, un antiossidante che rinforza le pareti arteriose e ne accelerano la riparazione, riducendo la pressione sul cuore e il rischio di ictus o infarti.

Circolazione. Il ferro del sedano stimola il sistema circolatorio e aumenta la produzione di globuli rossi. Ciò migliora l’ossigenazione e l’arrivo di sangue ricco di nutrienti ai tessuti e agli organi del corpo.

Cancro. Luteolina e apigenina sono due composti antiossidanti contenuti nel sedano che hanno proprietà antitumorali, secondo uno studio condotto all’Università dell’Illinois (Stati Uniti). Tali composti aiutano a contrastare e neutralizzare i radicali liberi, tra i principali responsabili della propagazione del cancro.

Pelle. Ricco di vitamine A, C e K, il succo di sedano può prevenire e trattare psoriasi, eczema, acne e rosacea.

Difese. La vitamina C del succo di sedano stimola il sistema immunitario a creare nuovi globuli bianchi. Apigenina e luteolina rinforzano la capacità del corpo nel proteggersi contro i batteri.

Il succo di sedano della Biosalus, come nella foto (sebbene ne esistano numerosi altri, delle varie case contattabili sul web), costa online intorno ai dieci euro, qualcosa in più in farmacia. 

Se ne devono assumere 10 ml 2 volte al giorno, prima dei pasti,  puri o diluiti in acqua, per circa tre mesi, per rimettere in sesto l'organismo, od anche ad esempio per favorire una gravidanza, insieme ad una dieta alcalinizzante.

mercoledì 22 agosto 2018

PERSONALITA' MULTIPLE

Il fenomeno delle personalità multiple ha da sempre affascinato scrittori ed artisti di ogni tempo, i più eloquenti dei quali sono stati forse Omero, Dante Alighieri e Shakespeare.

Di recente, lo stesso ha perseguitato diversi scienziati, volti ad indagare i motivi di fondo che caratterizzano quelle stesse personalità, giungendo a definirli, in breve, come legati ad una vita colma di difficoltà e di traumi: fatto comune alla gran parte degli uomini.

Ma, approfondendo il discorso, chi adotta una multipla personalità sono invero le prostitute, o chi si dedica ad un sesso sfrenato, o magari tante coppie che fingono, o chi si sprofonda in un lavoro, od anche i politici, o gli attori, o chi in un qualunque modo devia dalla norma, ed altri.

Questo è il mondo!

mercoledì 18 luglio 2018

ALIMENTAZIONE ALCALINIZZANTE, PER VIVERE A LUNGO

Salute e benessere possono esistere solo in presenza di una MEC (Matrice Extra Cellulare) lievemente alcalina; al contrario, malattia-malessere-infelicità hanno per sostegno un ambiente extra-cellulare acido.

Per MEC si intendono gli spazi che stanno tra cellula e cellula, ma parlare di essa vuol dire parlare di acqua. 

La MEC è colma di vasi, cellule, tessuti, fibrille, terminazioni nervose, ma soprattutto di acqua, l’acqua che sta fra le cellule, ovvero l’acqua inter-cellulare. Tale acqua deve soddisfare un requisito chimico-fisico imprescindibile: deve essere lievemente alcalina.

Si tenga presente che l’acidità si associa a bruciore, e possiamo neutralizzare l’acidità di una soluzione mettendoci una sostanza minerale che alcalinizza, mediante un processo chiamato tamponamento.

I nostri liquidi corporei più rappresentativi (sangue e liquidi inter-cellulari) sono alcalini: hanno praticamente la stessa alcalinità dell’acqua di mare, forse a ricordarci la comune origine marina di tutti gli esseri viventi.

Il mantenimento della lieve alcalinità del sangue e della MEC, cioè del corretto pH, è uno dei compiti più importanti che l’organismo svolge quotidianamente.

Gli enzimi che rendono possibili le reazioni di trasporto attraverso le membrane cellulari sono sensibilissimi anche a minime variazioni del pH: se il pH si sposta verso l’acidità, questi enzimi si bloccano. 

Il nostro organismo funziona al meglio, come detto, solo se il pH è lievemente alcalino.

Da questa lieve alcalinità dipendono il corretto funzionamento biochimico e metabolico delle cellule, gli scambi fra cellule e ambiente extra-cellulare, il processo nutrizionale delle cellule, il funzionamento dei nervi periferici e di conseguenza il buon funzionamento generale.

Di fronte a un soggetto pallido, con cute disidratatata, invecchiato, occhio spento con sclera poco luminosa, e che lamenti stanchezza, ansia, abbassamento dell’umore, dolori muscolari, nevralgie, tendenti, facilità a contare malattie infettive, cattiva digestione, stitichezza, carie recidivanti, si può pensare a tante cose ma soprattutto ad acidosi e acidificazione, una intossicazione dei tessuti.

Intanto, i polmoni forniscono ossigeno, i reni regolano la concentrazione degli elettroliti (particelle sodio-potassio-cloro), l’apparato digerente estrae elementi nutritivi dagli alimenti che assumiamo, l’ambiente extra-cellulare mette in comunicazione fra di loro cellula con cellula, organi con organi.

L’uomo ha bisogno di mantenere costanti e garantiti diversi valori come la quantità di fluidi corporei (siamo fatti di acqua per due terzi), temperatura corporea, ossigenazione tessuti, respirazione cellulare, terreno biologico alcalino.

Di fatto, l’acidosi è espressione e conseguenza di una disarmonica integrazione dell’uomo con il suo ambiente interno ed esterno: il 70% del nostro organismo è costituito da acqua, che rappresenta il fattore più importante di comunicazione fra le cellule per gli scambi nutritivi fra ambiente extra e intra-cellulare, e questa acqua interna deve mantenersi leggermente alcalina, per svolgere appieno le sue funzioni.

Sia la malattia (squilibrio) che la guarigione (omeostasi) passano dalla stessa matrice: una matrice MEC carica di tossine, in squilibrio bioelettrico e ossido-riduttivo ed in blocco microcircolatorio, richiede una potente azione per sbloccarsi, la qual cosa porta al risveglio della vita cellulare.

Tutti i fluidi corporei sono dotati di sistemi-tampone: se questi sistemi non riescono a controllare l’equilibrio pH ecco che intervengono polmoni e reni.

I polmoni eliminano gli acidi deboli o volatili (con scarsa tendenza a liberare ioni idrogeno) quali acido lattico, acido citrico, acido piruvico, che vengono trasformati in acido carbonico ed eliminati come anidride carbonica con la respirazione.

Gli acidi forti prodotti da proteine animali possono essere eliminati solo dai reni (acido urico, fosforico, solforico); gli acidi che non riescono ad essere neutralizzati si accumulano nella MEC che è di fatto il più esteso sistema-tampone, oltre che il più efficace sistema disintossicante dell’organismo.

La struttura colloidale della MEC, che normalmente è allo stato di Sol (sospensione colloidale di particelle in un liquido di dimensioni da 1 ng a un mcg), quasi liquida, povera di proteine ma ricca di muco-polisaccaridi, un miscuglio di particelle piccolissime con diametro tra 0.2 e 0.005 micrometri, quando va in acidosi passa allo stato di Gel (miscuglio colloidale di particelle più grandi), più vischioso e semi-solido.

Il risultato è una compressione sia dei vasi arteriosi più piccoli (arteriole e capillari), sia delle venule e dei linfatici. A questo punto si verifica un rallentamento nella capacità della MEC di disintossicare, fino ad arrivare a un vero blocco micro-circolatorio.

Il ristagno dei fluidi che ne consegue porta ad auto-intossicazione, ipossia e danno cellulare. L’ipossia, cioè la diminuzione dell’ossigeno disponibile, è fattore di danno cellulare e quindi di malattia. I sali minerali alcalinizzanti, in quanto legano e neutralizzano gli acidi, sono calcio, magnesio, sodio, potassio, ferro, manganese.

Quelli acidificanti (si legano alle basi) sono fosforo, zolfo, cloro, iodio, bromo, rame e silice. Non si pensi troppo a sali buoni e sali cattivi. Sono le proporzioni a fare la differenza. I sali alcalini devono comunque prevalere su quelli acidi.

Componente molto attiva del sistema connettivo, la MEC mette in relazione funzionale i 75-100 trilioni di cellule di cui è formato il nostro organismo. Dalla MEC passa l’equilibrio interno.

Nella MEC si verificano gli scambi metabolici fra cellule e ambiente extra-cellulare, le reazioni immunitarie, le infiammazioni, le malattie degenerative; l’infiammazione acuta, che è la più importante strategia difensiva dell’organismo, se ha esito positivo porta alla risoluzione della emergenza e alla completa guarigione.

Se invece l’infiammazione acuta non si risolve, diventa cronica, che è madre di tutte le malattie: si innesca infatti una spirale negativa con blocco delle vie linfatiche e aumento pressorio nei liquidi interstiziali, che sono la parte liquida della MEC.

Il blocco del drenaggio delle tossine è una perdita della funzione disintossicante della MEC: questo porta a una catena di eventi come le malattie infiammatorie croniche, malattie degenerative, malattie autoimmuni, malattie tumorali.

Col blocco del drenaggio delle tossine succede che il sistema immunitario attiva l’infiammazione, l’acidità aumenta e il pH si abbassa, e pertanto si crea ischemia (riduzione arrivo sangue, riduzione arrivo ossigeno e riduzione arrivo nutrienti), per cui le cellule si danneggiano e muoiono.

Il potassio ha una concentrazione intra-cellulare 40 volte maggiore rispetto all’ambiente extra-cellulare, pertanto ogni cellula morente è una sorta di bomba al potassio. 

Giusto rilevare però che per Max Gerson le cause di cancro sono generali (deterioramento organi essenziali del tratto digestivo, specie il fegato) e locali (eccesso di sodio e carenza di potassio nelle cellule, oltre che scarsa ossigenazione da carenza di enzimi ossidanti).

Come al solito vince l’equilibrio: sodio e potassio sono entrambi fondamentali, e vanno messi semplicemente a disposizione dell’organismo nella giusta forma organica e mai nella forma sintetica.

Come si è detto, l’organismo umano nella sua globalità è stato progettato per vivere alcalino fra 7.0 e 7.4, ed ogni allontanamento da questa lieve alcalinità fa entrare in zona pericolo.

La natura ci ha dotati di : A) Sistemi tampone, B) Alimenti che alcalinizzano come gli agrumi, C) Pratiche alcalinizzanti (rilassamento psico-fisico, sport non agonistici, massaggi, rimedi fitoterapici, esposizione solare).

Un uomo di 70 kg ha 50 litri di liquidi includenti sangue, linfa, liquidi interstiziali (una componente della MEC) e liquidi cito-plasmatici (interni alle cellule).

L’acqua corporea si trova in questo esempio per 25-30 litri nel comparto liquidi cito-plasmatici e per 20-25 litri circa nel comparto inter-cellulare (sangue, linfa e liquidi interstiziali): eliminiamo 1.5 litri di acqua al giorno in condizioni normali, ma attività fisica, tensione, parlare e pensare fanno aumentare il consumo, mentre la disidratazione riduce l’attività enzimatica.

La distribuzione dell’acqua corporea viene regolata dall’istamina e dai sistemi renina-angiotensina, da prostaglandine e chinine collegate all’istamina, attraverso vasocostrizione delle grandi arterie, attraverso aumento permeabilità capillari e venule (con aumento liquidi nella MEC), attraverso bronco-costrizione.

L’istamina inoltre sensibilizza i terminali dolorifici, regola i ritmi sonno-veglia, stimola il centro ipotalamico della fame. Più disidratati siamo e più aumenta la produzione di istamina.

Il concetto di pH venne introdotto nel 1909 dal chimico danese Soren Sorensen: l’acronimo pH sta per Potentia Hydrogenii e indica la concentrazione degli ioni idrogeno in un liquido. Il pH è l’unità di misura del grado di alcalinità o alcalinità di una soluzione, dove lo zero indica massimo punto acido, 7 neutro e 14 massimo alcalino.

Il sangue è 7.35-7.45, la MEC 7.0-7.4, il pancreas è basico, l’intestino ha un pHJ 8.0, lo stomaco 1.0-2.0-3.0, l’urina 5.0-8.0. L’acidificazione della MEC è diffusa e grave nei paesi industrializzati, talmente grave che la gente elimina gli acidi durante la notte, per cui le prime ore del mattino sono particolarmente acide (urina acida).

Occorre però rilevare che se uno assume una cena leggera e non tardiva, favorisce una buona eliminazione con drenaggio notturno, il che non è necessariamente un male. Vegani e fruttariani hanno il pH del mattino alcalino, salvo che non ci siano in corso effetti depurativi; dopo una arrabbiatura il pH è acido.

Di norma si è più attivi di mattina e c’è un ciclo circadiano del pH che segna acidità, mentre dalle 15 a mezzanotte c’è più riposo e relax per cui il ciclo segna alcalino.

Ma la gente tende a vivere in accelerazione anche pomeriggio e sera e notte, per cui è immersa in un mare di costante acidità, e poi fa a gara nel lamentarsi di questo o quel disturbo, oppure -peggio ancora- si ritrova inaspettatamente in una sala dialisi o in una sala chirurgica.

C’è infatti un progressivo peggioramento vita, tutti in fretta e mancanza di tempo, inquinamento ambiente, deterioramento progressivo di aria, acqua e cibo che assumiamo, uso di sostanze chimiche, conservanti, coloranti, additivi, allontanamento da frutta e verdura cruda che sono gli unici alimenti alcalinizzanti, stress insostenibile con aumento del tono neurovegetativo di tipo ortosimpatico rispetto al vago e al parasimpatico (e conseguente aumento ormoni stimolanti, catecolamine, adrenalina, cortisolo).

L’acidificazione della MEC è un disturbo subdolo, un male silenzioso simile a ipertensione, iperglicemia, insufficienza epatica, insufficienza renale, dove ci si accorge del problema solo a danno avvenuto: l’acidosi della MEC, se si cronicizza, diventa infiammazione cronica.

Una acidosi va sospettata se lo sguardo è spento e poco vitale, sclera occhio giallognola, capelli secchi e fragili, borse palpebrali, pelle pallida, unghie fragili e striato, labbra sottili e contratte, mimica del volto inespressiva e triste, alitosi e lingua patinosa-biancastra, postura incurvata, respiro irregolare e corto, sbadigli ripetuti, distrazione e poco interesse, mani fredde e umide, gambe gonfie, sovrappeso.

La quasi totalità delle malattie inizia con una acidificazione della MEC, che può essere causata da: attività fisica intensa e prolungata oltre il dovuto, con produzione di acido lattico-piruvico-carbonico; scarsa attività fisica e diminuita ossigenazione; pasti sovrabbondanti e iperproteici; assunzione eccessiva di alcool; carente assunzione di vitamine naturali e di oligoelementi organici, tutti attivatori di enzimi; precario apporto di acqua biologica da frutta acquosa e da verdure crude; infezione intestinale con dissenteria e perdita sostanze alcaline; traumi psichici con attivazione ormoni dello stress; deficit acuto di potere disintossicante (per indigestione o leggero avvelenamento da cibi impropri o indigesti, da funghi, ecc); uso di farmaci soppressivi-acidificanti-dopanti; insufficienza epatica; insufficienza renale.

Salute e malattia nascono all’interno dell’organismo dove per interno si intende la MEC: è a tale livello che si gioca la vita o la morte dell’organismo, cellule e ambiente extra-cellulare costituendo una unità funzionale indivisibile.

Ogni reazione difensiva dell’organismo parte dalla attivazione del sistema immunitario da cui dipende l’innesco di un’infiammazione, che, dal punto di vista clinico presenta i 5 segni classici: rubor (rossore), tumor (gonfiore), calor (calore), dolor (dolore), functio laesa (alterazione funzionale). L’infiammazione non va mai soppressa.

L’utilizzo indiscriminato di anti-infiammatori, tipico della pratica medica di ieri e di oggi, ha generato la falsa convinzione che l’infiammazione sia un danno, concetto contrario a quanto sostiene la fisiologia.

Aggravandosi e permanendo lo stato infiammatorio, le tossine si accumulano nello spazio extra-cellulare, generando una infiammazione cronica di tipo proliferativo, per cui si formano granulomi, ipertrofie di linfonodi e mucose, ispessimenti cutanei, blocchi di scambio e di flusso di ossigeno, vitamine, minerali, segnali bioelettrici tra cellula e ambiente extra-cellulare, oltre che fra ambiente stesso e vasi di deflusso (linfatici e venule).

L’accumulo di rifiuti tossici determina ristagno di lipidi (lipidosi), accumuli di ferro (emocromatosi) e di sostanza amiloide (amiloidosi). Perdurando questa fase di deposito-impregnazione-ristagno, subentra una anarchia funzionale nell’organo di cui queste cellule fanno parte.

La grave sofferenza ipossica della cellula, per la cronica carenza di ossigeno che caratterizza la fase di degenerazione, porta a una latitanza del sistema immunitario, ed è in questa fase che si forma il cancro.

In altre parole, ogni cellula del corpo vive in un ambiente biochimico col quale scambia molecole e micro-sostanze, assorbendo quello che serve e rilasciando quello che ha già usato.

L’ambiente interno cellulare è alimentato dall’ambiente esterno, da quello che mangiamo, beviamo, respiriamo e soprattutto da quello che pensiamo, diciamo e facciamo coi nostri comportamenti e con le nostre scelte quotidiane.

Per stile di vita alcalinizzante si intende la preservazione di quella fisiologica lieve alcalinità, nella quale deve vivere il nostro organismo per stare bene. 

Ci sono delle strategie: ridurre i cibi acidificanti ed incrementare quelli alcalinizzanti; aumentare l’eliminazione degli acidi con trattamenti drenanti di stimolo agli emuntori, e con più attività fisico-aerobica; coltivare il relax psico-fisico; mantenere un buon apporto di acqua leggera evitando la disidratazione (la gente non è malata ma disidratata); usare piante diuretico-disintossicanti per il fegato, come tarassaco e carciofo; gestire bene la vita interiore, emozionale e mentale;  inoltrarsi in meditazione e musica rilassante, che agiscono sul sistema limbico ed alcalinizzano.

Va osservata una proporzione tra cibi alcalinizzanti e cibo acidificanti; da rilevare che le purine della carne in partenza hanno reazione alcalina, ma nell’organismo vengono metabolizzate residuando acido urico che è molto acido.

La tabella più seguita è quella di Ramer e Manz, basata sul carico acido-renale PRAL (potential renal acid load), dove gli alimenti a PRAL positivo (segno +) sono acidificanti e quelli con PRAL negativo (segno -) sono alcalinizzanti.

Tutte le verdure e gli ortaggi crudi, e anche la frutta acquosa e i vari succhi sono ovviamente a segno meno: asparagi -0.4, cetrioli 0.8, radicchio e lattuga -2.0, patate -4.0, rucola -7.5, spinaci -14.0, fichi secchi -14.1, anguria -1.9, mele -2.2, arance -2.7, banane -5.5, succo d’uva -1.0, succo di mela -2.2, succo d’arancia -2.9; qualche frutto secco e qualche legume si salvano, come mandorle -0.8, nocciole -1.9, fagioli freschi e fagiolini -3.1.

Con l’alimentazione alcalina si ottengono effetti estremamente positivi come: stimolo alla micro-circolazione del letto vascolare terminale, quello che è immerso nella sostanza fondamentale della MEC, con conseguente decongestione della matrice e risoluzione della ritenzione idrica; riattivazione della respirazione cellulare e delle funzioni dei vari organi (respirazione polmonare, attività cardiocircolatoria, digestione, attività muscolare, attività mentale con ripercussioni positive sui circuiti PNEI psico-neuro-endocrini-immunologici depositari della stabilità della salute; aumento della diuresi e della natriuria (sodio nelle urine); riattivazione metabolica del fegato.

Un maschio americano di 70 anni si ritrova ad aver consumato in media 150 bovini, 2400 galline, 225 agnelli, 26 pecore, 310 maiali, e 5000 tra gamberi, aragoste e persi.

La più parte di tali animali sono alimentati a stimolanti, ormoni sintetici della crescita e antibiotici, nitrati, e magari vorrebbe guarire da cancro e cardiopatie in pochi giorni o in pochi mesi, e senza effetti collaterali.

Ma se solo un terzo della genialità umana applicata alla produzione di carni da allevamento venisse invece impiegata nell’incremento e nel miglioramento delle colture naturali orticole e fruttifere, innocenti e utili, e cioè patate, patate dolci, zucche, rape, bietole, ravanelli, asparagi, carciofi, castagne, castagne d’acqua, kaki freschi e secchi, avocado, fichi d’India, e nelle rispettive lavorazioni di tipo non distruttivo, le condizioni di vita dell’umanità si svilupperebbero in modo incredibile.

mercoledì 4 luglio 2018

TRIO OFFICE ED UN BUON ANTIVIRUS PER PICCOLE ESIGENZE

Oggi, cercando in rete qualche novità per il computer, mi sono imbattuto in un prodotto della Microsoft, Trio Office, vero concentrato di programmi per chi operi in rete, i seguenti: uno di videoscrittura Writer, completo e ben superiore a Word; un foglio elettronico di calcolo, superiore ad Excel; un programma di presentazione, migliore di Power Point; un completo programma di disegno, utile forse di più agli architetti; un programma per formula Math; e la possibilità di installare Outlook, che forse è il miglior programma di posta.

Ho effettuato il download gtatuito, aggiornandolo con 16 euro per sempre alla formula Premium, ed inoltre ho scaricato come antivirus On Safe Pc Cleaner, della Microsoft, gli altri non soddisfacendomi a pieno od essendo artificiosi.

Mi sono poi messo a smanettare, rimanendo convinto che il computer che ho mi sarà utile ancora a lungo, migliorato dai suddetti download e con la memoria ancora al 20%, senza dover pensare ad una macchina più aggiornata, come quella che usano i miei figli, soprattutto uno, alle prese con software supercomplessi, non so quanto a lui graditi.

mercoledì 13 giugno 2018

DE AMICITIA

"De amicizia" è uno scritto dimenticato di Cicerone, ma poco fa ho trovato in rete, a riguardo, questo significativo pensiero.

"La vera amicizia è una mano reciproca e sincera, disposta a correre insieme a te, silenziosamente, il maggior tratto di strada percorribile".

martedì 24 aprile 2018

STRESS, ANSIA E QUALCOSA IN PIÙ.

Ricercatori inglesi hanno esaminato i markers ematochimici di una gazzella africana, mentre pascolava, ma dopo un po' un leone l'ha attaccata: il povero animale ha preso la fuga ed è riuscito con affanno a sfuggire al predatore.

Sono stati poi ripetuti i test sull'erbivoro: lo stress subito li aveva portati alle stelle, generando un pessimo bilancio emato-chimico e biologico.

A maggior ragione, lo stress cui l'uomo d'oggi è sottoposto per vati motivi, genera in esso non solo un'alterazione dei valori emato-chimici, ma stati d'ansia, che, se ripetuti e non ben compresi, possono avanzare in una psicosi.

I fattori che inducono stress più frequentemente sono i seguenti, con gravità più o meno accentuata: morte del coniuge (in cima alla lista); divorzio; separazione; prigione; morte di un familiare; incidente o malattia personale (cancro malcurato all'estremo); matrimonio; licenziamento sul lavoro; pensionamento; cambio di salute di un familiare; gravidanza; atti sessuali ripetuti e fini a se stessi; acquisizione di nuovi familiari; cambio della condizione finanziaria; morte di un amico stretto; conflitti irrisolti col partner; impossibilità di soddisfare un prestito od un mutuo, ben aggravato da pignoramenti; figli che se ne vanno di casa; problemi con i suoceri; successi personali tenuti in sospeso; coniuge che inizia un nuovo lavoro mal retribuito; licenziamento; inizio o fine della scuola o dei corsi universitari; cambio di scuola o dell'università; cambio delle condizioni di vita; cambio delle abitudini personali; cambio nell'alimentazione; problemi con il capoufficio; cambio dell'orario o delle condizioni di lavoro; cambio di residenza; cambio delle attività ricreative; cambio delle attività sociali; cambio delle abitudini di riposo; violazione nei minori della legge; vacanze percepite come inutili.

Su tali cause dovrebbero indagare approfonditamente gli psichiatri, magari qualche confessore, e forse, ancor più, politici attenti e comprensivi, a parte i mass media, che dovrebbero ben mutare registro.

Ma questo si attua in superficie, e allora ci si rivolge ai farmaci (che allo stato attuale sono nel migliore dei casi benzodiazepine, se lo stato ansioso è iniziale o più o meno contenuto), e ricorrendo (questa è la credenza, indotta nei cosiddetti psichiatri da Big Pharma) all'aloperidolo (in gocce o in fiale long acting, e la differenza non è molta, ambedue potendo dare un supposto senso di calma per non più di un quarto d'ora, altro che trenta giorni, una vera cavolata), quando c'è qualche allucinazione, non altro che il grido soffocato dell'individuo di risoluzione, o quanto meno comprensione, di una multipla condizione stressante, fra le suddette.

Quando, a quei fattori stressanti (definiti endogeni) si associa una malriposta alimentazione (che va ad interessare le cellule, che ricevono per tale motivo un eccesso di radicali liberi, realizzandosi così il cosiddetto stress ossidativo, o esogeno, nonché l'alterazione del microbiota intestinale, che rappresenta ben l'80% del sistema immunitario, e del Sistema Linfatico Associato alle Mucose, che si estende in vari distretti organici), i quadri d'ansia e di psicosi si aggravano.

Il vero intervento medico dovrebbe allora consistere non solo nel tentativo di modulare con molta compassione i descritti stressori endogeni, ma, onde domare anche quelli esogeni, ricorrendo a molecole semplici, naturali, per attutire, in un certo qua modo, le suddette tensioni (ad esempio, valeriana - melatonina - zinco, e, soprattutto, magnesio citrato o simile, che interviene in oltre trecento reazioni enzimatiche, in particolare a carico delle strutture cerebrali), e non più ad epatolesive benzodiazepine, men che meno all'aloperidolo, o a molecole supposte simili.

Vanno poi integrati antiossidanti di origine naturale (come la vitamina C long acting, proveniente da frutti vari, o glutatione, ma c'è varietà di scelta), e, più che altro, favorendo un'alimentazione alcalinizzante (che contempli l'assunzione perlopiù di riso integrale o comunque non ogm, o di semolino, o di olio extravergine di oliva, più spezie orientali e modeste quantità di carne rossa o bianca, verdura senza pesticidi, frutta ben matura, zucchero integrale di barbabietola o di canna), capace di ripristinare gradualmente il microbiota intestinale e quindi il sistema immunitario.

Lo stress cui l'uomo d'oggi è ovunque sottoposto genera non solo un'alterazione dei valori emato-chimici, ma stati d'ansia che, se ripetuti e non ben compresi, rendono la vita sempre più difficile.

I fattori che lo inducono più frequentemente sono i seguenti, con gravità più o meno accentuata: morte del coniuge o di un familiare; separazione; divorzio; prigione; incidente o malattia personale o di un familiare; matrimonio; mancanza o eccesso di lavoro; licenziamento; pessima alimentazione, diffusissima, di tipo acidificante, per il ricorso a cibi scadenti e colmi di metalli pesanti, i quali alterano le funzioni dell'intestino, con dismissione in circolo dei medesimi neurotrasmettitori del SNC, con reazione del suo sistema limbico, definito centro dell'umore, che così si altera.

E poi figli che se ne vanno di casa; inizio o fine dei programmi scolastici; vacanze percepite come inutili; rapporti coniugali sofferti a causa di percepita o impercettibile stanchezza, o di nascite difficili.

Su uno o più dei problemi descritti dovrebbero pazientemente volgere l'attenzione innanzitutto familiari illuminati.

Ma, ove questi fossero ritenuti insufficienti, ci si potrebbe recare da psichiatri od anche da confessori, semmai capaci di saper leggere le suddescritte dinamiche esistenziali e psicofisiche: i primi invero gonfiano di tossici psicofarmaci deviando i problemi, mentre i secondi raramente sanno indirizzare ad una visione religiosa della vita e se ne escono tuttalpiù con una sterile alzata del palmo della mano.

Ma intanto c'è chi reagisce a modo suo, come in atto suicidario, di fronte alle incomprensioni intraviste nella gran parte degli uomini: 1) attuando una ipernutrizione, capace di indurre la produzione nell'intestino di neurotrasmettitori, quali la serotonina, capaci di modulare il tono dell'umore; 2) o ricorrendo a stimolanti cerebrali tutti tossici - quali il fumo di sigaretta, l'alcool, le amfetamine o gli psicofarmaci in genere, da quelli semplici alle droghe pesanti -, nell'effimera illusione di calmare i propri stati d'ansia; 3) o rifiutando rapporti affettivi o sessuali, per aver intravisto nella gran parte della gente incontrata niente di vero, niente di appagante l'anima.


mercoledì 11 aprile 2018

SE IL SALE PERDE IL SUO SAPORE

Diceva Cristo: "Se il sale perde il suo sapore, non serve più a nulla, se non a essere gettato fuori e ad essere calpestato dagli uomini".

Per trovare oggi del sale vero e non il veleno che propinano sugli scaffali, a partire dal sale iodato, occorre riferirsi ad una certa scienza.

Il sale che si usa normalmente, il salgemma, non è vero sale marino, ma di miniera, una pietra, una cosa ibrida da lavorare poi industrialmente: se assunto costantemente, danneggia sangue e vasi.

Invece il sale marino integrale viene dalle saline e si raccoglie dopo evaporazione: è naturale e non è solo cloruro di sodio, ma una vera risorsa di altri oligoelementi, come iodio, zinco, rame, manganese, ferro, calcio, magnesio e potassio: un manna per l'organismo.

In Italia ottimo è quello delle saline di Trapani (specie il Culcasi) o di Cervia (quello dei Papi).