Gli interferenti endocrini, o distruttori endocrini, sono molecole ormai ubiquitarie nell'ambiente, in particolare negli alimenti (nel cosiddetto cibo spazzatura, e poi nelle verdure e nella frutta contaminate da pesticidi, nonché nelle carni degli animali d'allevamento, colme di ormoni sintetici, antibiotici e vaccini); nelle acque degli acquedotti (quindi quelle destinate al consumo umano) e di quelle dei fiumi e dei laghi (colmi di pesticidi e detersivi, oltre ad altre numerose sostanze tossiche di origine industriale), di quasi tutti i mari e oramai degli oceani (a causa di tutti i detersivi chimici che vi arrivano dal consumo degli abitanti a terra, nonché per lo sversamento in essi di tutte le sostanze chimiche e petrolifere rilasciate dalle industrie chimiche presenti nell'intero pianeta, dalle petroliere e dall'intero comparto navale mondiale).
Tali distruttori, tutti acidi potenti, alterano profondamente il microbiota intestinale (che rappresenta da solo l'80% del sistema immunitario) ed interferiscono con la produzione, il rilascio, il trasporto, il metabolismo, il legame, e l’azione o eliminazione degli ormoni naturali dell’organismo, deputati al mantenimento dell’omeostasi organica e dei processi di sviluppo.
Laonde causano danni al feto ed al neonato, quando la madre ricorra ad un'acida alimentazione, e più avanti nei bambini, con disturbi della crescita e dell'attenzione, alterato metabolismo, sviluppo anomalo degli organi riproduttori e del cervello, quasi tutte le forme di allergia.
Tra le sostanze incriminate, vi sono il bisfenolo A (presente in contenitori e confezioni per alimenti, in certi biberon, in molti giocattoli), pesticidi (usati in agricoltura, e quindi presenti in frutta e verdura), solventi (prodotti per la pulizia, condizionatori), diossine (presenti nell'aria inquinata) e alchilfenoli etossilati (presenti nei detersivi e nelle pitture).
Sono poi ancora prodotti da perfide industrie farmaceutiche ormoni di sintesi (utilizzati come contraccettivi orali), o descritti come terapia sostitutiva, e quelli presenti come additivi nei mangimi (concepiti per interferire volutamente sul sistema endocrino degli animali da allevamento, col risultato di un latte avvelenato).
Le patologie emergenti in particolare dalla contaminazione degli alimenti e dell'acqua a causa degli interferenti endocrini, tutti potenti acidi, sono come tutte quelle descritte nei trattati medici: dalle malattie metaboliche, di cui sono preda cuore - vasi - sangue - pancreas; a quelle neurodegenerative prese nel loro complesso (dal parkinson alla sclerosi multipla alla sla all'alzheimer); a tutte le patologie osteoarticolari; alle cosiddette malattie rare; al cancro - in particolare quello del sangue -, o solido, anche metastatizzato.
A nulla valgono gli approcci della medicina ufficiale, che ricorre a molecole come del tutto acide, che si aggiungono agli acidi interferenti endocrini, aggravando e cronicizzando così tutti i quadri patologici della povera, ignara gente.
Un approccio veritiero per contrastare quegli acidi e quindi per domare come d'emblèe le suddescritte patologie, non consiste che in un'alimentazione alcalinizzante o antiacida, e biologica, di cui ci si può appropriare interrogando il web o ricorrendo ad un nutrizionista esperto, ed aiutandosi poi con integratori alimentari od antiossidanti o anti radicali liberi, che mezzo mondo farmaceutico alternativo produce e commercializza.
Tali distruttori, tutti acidi potenti, alterano profondamente il microbiota intestinale (che rappresenta da solo l'80% del sistema immunitario) ed interferiscono con la produzione, il rilascio, il trasporto, il metabolismo, il legame, e l’azione o eliminazione degli ormoni naturali dell’organismo, deputati al mantenimento dell’omeostasi organica e dei processi di sviluppo.
Laonde causano danni al feto ed al neonato, quando la madre ricorra ad un'acida alimentazione, e più avanti nei bambini, con disturbi della crescita e dell'attenzione, alterato metabolismo, sviluppo anomalo degli organi riproduttori e del cervello, quasi tutte le forme di allergia.
Tra le sostanze incriminate, vi sono il bisfenolo A (presente in contenitori e confezioni per alimenti, in certi biberon, in molti giocattoli), pesticidi (usati in agricoltura, e quindi presenti in frutta e verdura), solventi (prodotti per la pulizia, condizionatori), diossine (presenti nell'aria inquinata) e alchilfenoli etossilati (presenti nei detersivi e nelle pitture).
Sono poi ancora prodotti da perfide industrie farmaceutiche ormoni di sintesi (utilizzati come contraccettivi orali), o descritti come terapia sostitutiva, e quelli presenti come additivi nei mangimi (concepiti per interferire volutamente sul sistema endocrino degli animali da allevamento, col risultato di un latte avvelenato).
Le patologie emergenti in particolare dalla contaminazione degli alimenti e dell'acqua a causa degli interferenti endocrini, tutti potenti acidi, sono come tutte quelle descritte nei trattati medici: dalle malattie metaboliche, di cui sono preda cuore - vasi - sangue - pancreas; a quelle neurodegenerative prese nel loro complesso (dal parkinson alla sclerosi multipla alla sla all'alzheimer); a tutte le patologie osteoarticolari; alle cosiddette malattie rare; al cancro - in particolare quello del sangue -, o solido, anche metastatizzato.
A nulla valgono gli approcci della medicina ufficiale, che ricorre a molecole come del tutto acide, che si aggiungono agli acidi interferenti endocrini, aggravando e cronicizzando così tutti i quadri patologici della povera, ignara gente.
Un approccio veritiero per contrastare quegli acidi e quindi per domare come d'emblèe le suddescritte patologie, non consiste che in un'alimentazione alcalinizzante o antiacida, e biologica, di cui ci si può appropriare interrogando il web o ricorrendo ad un nutrizionista esperto, ed aiutandosi poi con integratori alimentari od antiossidanti o anti radicali liberi, che mezzo mondo farmaceutico alternativo produce e commercializza.